A settembre 2022 è stata presentata l’indagine realizzata da Uniontrasporti per conto di Unoncamere sullo stato e sul fabbisogno di infrastrutture piemontesi.
In tale contesto, nel più ampio scenario di creazione di uscite autostradali in particolare sull’A26 è stata riconosciutà la necessità di un’uscita autostradale dedicata al traffico pesante al servizio del polo logistico che ruota intorno al terminal di Rivalta Scrivia (Rivalta Terminal Europa).
Tale opera è stata inserita tra le opere prioritarie.
Nello specifico l’esigenza è quella di separare i flussi di traffico leggeri e pesanti attraverso un’uscita autostradale dedicata al traffico pesante sulla bretella A7/A26, a servizio del polo di Rivalta Scrivia, identificata tra l’uscita autostradale di Tortona e quella di Novi, anche integrata con la ferrovia, in particolar modo con il terminal di Rivalta Scrivia.
L’obiettivo è quello di potenziare il sistema delle uscite autostradali nel distretto logistico della valle Scrivia (polo logistico diffuso).
Tali progettazioni sono anche il frutto del dibattito favorito dalla Fondazione Slala.
Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Fondazione Slala, enti locali.
L'infrastruttura si colloca su una bretella esistente che collega due autostrade che supportano una maglia di rete oggi servita dalle uscite autostradali di Tortona e Serravalle Scrivia con impatto su aree di grande attrazione per il traffico leggero (come l’outlet di Serravalle Scrivia, le aree turistiche cosiddette “Le strade di Coppi” e l’area enoturistica intorno al Gavi).
Il casello sarebbe al servizio del sistema buffer ipotizzato presso il terminal di Rivalta che dovrà rappresentare il fulcro della progettazione esecutiva.
Si tratta di realizzare una infrastruttura di viabilità di carattere autostradale interconnesso a una viabilità ordinaria con banchina.
L’infrastruttura progettata al servizio di un polo industriale comporta un sistema ad elevata automazione apribile al traffico leggero dei soli soggetti autorizzati per esigenze di servizio.
Le infrastrutture di attraversamento dell’autostrada sono presenti in due punti dell’area interessata e ciò potrebbe essere rilevante ai fini del posizionamento dell’uscita.
In considerazione che una quota del percorso va a inglobare e/o raccordare infrastrutture esistenti, si considera la realizzazione di 8 km di strada di tipo B con due corsie ed una carreggiata di larghezza 6 mt oltre banchina.
Resta aperto il capitolo dei finanziamenti necessari.
L'infrastruttura, pur cercando in massima parte di muoversi su ambiti già demaniali o già destinati, dovrà interfacciarsi con alcuni espropri per i quali si auspica una facile soluzione compromissoria in virtù dei benefici attesi.
Lo scenario di realizzazione comprende attori pubblici e privati con un iter autorizzativo proprio di un'infrastruttura legata ad un solo territorio; la cantierizzazione non è complessa.