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Tangenziale di Romagnano: ricostruzione del ponte.

ultimo aggiornamento: 04/04/2024
settore: Viabilità

Descrizione Progetto

L’intervento presenta valenze strategiche analoghe a quelle del nodo di Borgomanero: la realizzazione della circonvallazione di Romagnano e Prato Sesia risponde sia ad esigenze di razionalizzazione del traffico interessato alle attività produttive e turistiche della Valsesia, sia a quelle di raccordo della Comunità della Valle con la direttrice Pedemontana, attraverso il casello di Ghemme/Romagnano sulla A26.

Ad ottobre 2020 si è verificato il crollo del ponte sul fiume Sesia, parte della SP142, a nord dell'abitato a causa delle forti alluvioni e, in occasione di un vertice tra il Mit e la Regione Piemonte tenutosi nei primi di novembre, la ricostruzione del ponte è stata dichiarata una priorità infrastrutturale non solo per il territorio novarese, ma per la regione tutta. A marzo 2021 è stata firmata la convenzione tra Regione Piemonte, Provincia di Novara, Comune di Romagnano Sesia e Anas per il ripristino del collegamento stradale.

A dicembre 2021 sono in corso i lavori di predisposizione del cantiere e sono state effettuate le prime verifiche riguardanti la bonifica bellica del sito. I tempi di esecuzione dell’opera sono stati valutati in circa due anni.

Nell’autunno del 2023 si è resa necessaria una perizia di variante e, in attesa dell’approvazione, sono state eseguite opere complementari. Ora i lavori proseguono a pieno ritmo e la conclusione è prevista per la fine di aprile 2024.

 

Soggetti coinvolti

Regione Piemonte, Provincia di Novara, Comune di Romagnano Sesia, Comune di Prato Sesia, Neocos.

Cronoprogramma

2007
2024
2024
in linea col programma

Dettagli prossima fase

E' necessario ultimare la bonifica bellica dell'area per poter avviare i lavori, la cui durata prevista è di due anni.

Copertura finanziaria

  • Disponibili 10 Milioni di €
  • Non ancora disponibili 0 Milioni di €

Stato di avanzamento del progetto

Stato Progettazione

Lavori in corso

Progettazione

La lunghezza della bretella è di circa 3 km e collega regione Mauletta, sulla provinciale, all’altezza dell’imbocco della strada che porta al laghetto del Poianino, con il casello autostradale tra Ghemme e Romagnano.

L'opera è suddivisa in due lotti:

  • il primo lotto collega la SP 299 "della Valsesia" alla SR 142 all'altezza della frazione Mauletta ed i lavori si sono conclusi nel 2009/2010;
  • il secondo lotto è costituito dal tratto che dalla rotonda denominata “Piano Rosa” si collega all’ex Statale 142 e con il casello dell’autostrada A26. Il suo completamento consentirà la connessione della Valsesia con l'autostrada A26, tagliando fuori definitivamente i centri abitati dei due Comuni interessati.

Nel luglio 2019 è stato confermato l’avvio dei lavori sul secondo lotto ed annunciato l’avvio dei lavori di disboscamento del tracciato nel mese di settembre. Ad ottobre sono stati assegnati i lavori alla Neocos di Borgomanero.

Costo dell'Opera

10.000.000

Dettaglio Costi

Il costo complessivo dell’opera è di circa 35 milioni complessivi di cui 25,55 milioni sono stati spesi per la realizzazione del primo lotto, mentre per il secondo lotto la spesa ammonta a 10 milioni di euro,

Il solo progetto è stato affidato per l'importo di 51.050,14 euro, mentre il contratto è stato aggiudicato per l'importo di circa 5 milioni e 600mila euro a causa della variazione per le spese tecniche intervenute negli anni.

Finanziamenti disponibili

10.000.000

Dettaglio Finanziamenti

I 10 milioni per la realizzazione del secondo lotto sono finanziati dalla Regione Piemonte.

Criticità

Politiche

Il secondo lotto era stato bloccato dalle proteste di amministrazioni locali e associazioni che contestavano l’ipotesi di utilizzare, a riempimento della base stradale, i residui di fonderia.

Tecniche

Nel corso del tempo sono state diverse le imprese a cui sono stati affidati i lavori, ma che, per motivi diversi, non hanno realizzato gli interventi e questo ha comportato ritardi. I lavori erano stati affidati nell’ottobre 2010 all’impresa “Lauro” che poi non aveva potuto accettare perché finita in concordato preventivo. La Provincia aveva allora affidato l’opera alla seconda classificata nella gara, il “Consorzio stabile Edilmaco” di Torino che aveva comunicato di non potere accettare la richiesta. Così l’intervento è stato, in via definitiva, assegnato alla “Neocos” di Borgomanero.